Contro Celso - Opere Scelte by Origene

Contro Celso - Opere Scelte by Origene

autore:Origene
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


1. In greco ἀληϑῆ λόγον, cioè «discorso verace», eguale cioè al titolo dell’opera di Celso; però nella nostra lingua non può rendersi con una parola il doppio valore di «discorso» e «Verbo».

2. L’accusa di isolamento, rivolta già da Celso ai Cristiani nel passo citato al libro V, 41, si sente nelle parole di Tacito, Annal., XV, 44, 6: «multitudo ingens haud proinde in crimine incendii quam odio humani generis convicti sunt».

3. La parola Abba in ebraico significa «padre», e si trova talvolta nei Vangeli, ad es., Marc., XIV, 36.

4. Riferisce quasi alla lettera l’inizio del Vangelo di Giovanni: «In principio era il Verbo, ed il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio».

5. Alla lettera si dovrebbe rendere «secondo malizia»; il Ruiz Bueno intende «un movimiento o hàbito malo»; invece il Borret accetta la correzione del Wendland τὴν ϰατὰ ϰαϰίαν, seguito dal Chadwick; la correzione non è però necessaria; vedi l’Arnim in S.V.F., III, 78.

6. Questo luogo è uno dei pochissimi, in cui Origene parla dell’assenza di passioni, come ideale per l’uomo cristiano, influenzato senza dubbio dalla dottrina stoica dell’ἀπάϑεια.

7. Questa frase si doveva leggere verso la fine del passo citato dietro, al cap. 2, il che prova che Origene non ha qui riferito di séguito il testo di Celso, ma ne ha preso i brani più notevoli.

8. Vedi sopra, al libro III, 36 e V, 63.

9. Vedi quel che dice Celso sulla magia di Gesù, al libro I, 6, 68, e al libro II, 49.

10. Seguendo alcuni interpreti (Chadwick, Borrret), ho cambiato la forma interrogativa, che risulta alquanto dura: «in che cosa egli reca dolore a Dio?».

11. Vedi la espressione di Celso, a proposito di Gesù, al libro I, 26 e VI, 10.

12. Sul significato preciso di «ipostasi» in Origene, vale a dire «esistenza individuale», l’autore si sofferma nel suo Commento a Giovanni, II, 10; vedi la nota 19 e 20 al luogo, nella edizione di E. Corsini, Utet, 1968, pp. 221 sgg.

13. La frase si trova tale e quale nel Credo di Antiochia (dell’anno 341 d. Cr.).

14. Ricorda l’immagine dantesca, nella visione finale della Commedia (Par., XXXIII, 115-120): «ne la profonda e chiara sussistenza - de l’alto lume parvermi tre giri - di tre colori e d’una contenenza; - e l’un da l’altro come iri da iri - parea reflesso, e ’l terzo parea foco - che quinci e quindi igualmente si spiri».

15. Rendo così δή, che ha un valore fortemente assertivo; in genere è tralasciato dagli interpreti.

16. Opuscolo scritto probabilmente da un autore gnostico; il Chadwick ritiene che Celso si riferisca allo stesso libro, di cui parla al libro VI, 27.

17. Espressione proverbiale, per indicare chi vuole stare lontano dai pericoli reali, o non rischiare molto in essi.

18. Si riferisce all’inizio del libro VI, dove si parla di varie sette di gnostici.

19. In greco τò ἡγεμονιϰόν, cioè la facoltà, per cui essi agiscono, e che tien le veci della ragione umana, cioè «l’istinto».

20. Sopra, all’inizio di questo libro, capp. 3-6.

21. La citazione di Origene accosta ed unisce due luoghi evangelici: Matth.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.